Le “Giornate cereali” di Terremerse compiono 15 anni

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Grande successo di partecipazione per la “Giornata cereali” di Terremerse, che si è tenuta martedì 14 maggio nonostante condizioni climatiche non favorevoli. All’interno del campo sperimentale di San Romualdo, nelle campagne ravennati, oltre 250 persone, in rappresentanza di aziende agricole, fornitori e tecnici provenienti dalle province di Ferrara, Rimini, Pesaro Urbino, Mantova e Terni, oltre che Ravenna, hanno partecipato all’appuntamento, quest’anno arrivato alla 15esima edizione (2004-2019), al fine di visionare i risultati dell’attività di sperimentazione realizzata dalla Ricerca e Sviluppo sulle coltivazioni di grano.

Alla giornata hanno portato i saluti il Direttore Generale di Terremerse, Emilio Sabatini, il Direttore Grandi Colture, Augusto Verlicchi e il Responsabile della Ricerca e Sviluppo, Gianfranco Pradolesi.

Tutta l’attività sperimentale è stata illustrata dal team della Ricerca e Sviluppo guidata da Michele Capriotti.

Le prove di concimazione sono state impostate con lo scopo di valutare l’effetto di differenti strategie di fertilizzanti azotati, fosfo-azotati, solfatici e micro-elementi (rame, zinco, ferro, molibdeno, manganese e boro) nell’incrementare la produzione di granella e nel contempo migliorare le caratteristiche qualitative delle proteine. Nello specifico una prova ha riguardato i prodotti utilizzabili in agricoltura biologica, effettuata su frumento tenero di forza varietà Metropolis con precessione pomodoro, mentre altre 2 prove sono state effettuate in convenzionale, su frumento tenero panificabile a granella bianca varietà Monnalisa e su frumento duro varietà Nazareno, entrambe con precessione soia. In queste prove sono state saggiate diverse tesi per mettere a confronto molteplici tecniche di concimazione quali conce al seme, applicazioni localizzate in fase di semina, applicazioni in pieno campo effettuate a mano, simulando uno spandiconcime e applicazioni fogliari. Ogni prova è stata impostata seguendo uno schema a blocchi randomizzati con 4 ripetizioni e all’interno di ognuna è stato messo un testimone in cui non sono stati applicati unità di azoto. Come evidenziato da Federico Cavina, che ha seguito quest’attività sperimentale, in campo è stato possibile osservare un buon lussureggiamento delle tesi concimate, senza particolare differenza tra le parcelle concimate, tranne rispetto i testimoni non fertilizzati.

Le prove di difesa, anch’esse impostate con tutti i crismi sperimentali (blocchi randomizzati con 4 repliche) sono state invece spiegate da Gianfranco Donati. Queste prove sono state eseguite su frumento tenero, varietà A416, per quanto concerne la produzione integrata e varietà Metropolis, per la produzione biologica (entrambi le varietà con precessione a soia). Causa le tardive precipitazioni, alla data della visita, le parcelle risultavano ancora sane, tranne qualche presenza di Septoriosi nei testimoni non trattatati.

Denis Bartolini ha invece esposto i campi varietali. Anche quest’anno si sono messe a confronto varietà di tenero, sia a granella rossa che bianca, con tutte le tipologie molitorie (dai biscottieri, ai panificabili e panificabili superiori, arrivando ai grani di forza) e varietà di frumento duro. Una prima considerazione è stata quella dell’anticipo di stadio fenologico dei duri rispetto ai teneri.

Sempre Bartolini ha anche mostrato le prove diserbo. Nello specifico è stata impostata una verifica in merito all’efficacia di diverse strategie di diserbo di pre-emergenza e post-emergenza precoce e un’altra sperimentazione relativa il classico diserbo di post-emergenza. Entrambe le attività si sono svolte su frumento tenero, varietà Nazareno, con particolare attenzione all’efficacia su loietto, per quanto concerne le infestanti graminacee.

L’attività sperimentale complessiva terminerà alla raccolta, a cui seguiranno l’analisi dei dati quantitativi (produzione) e qualitativi (peso specifico, proteine, umidità, alveogramma, ecc.).

La giornata è stata realizzata con il Patrocinio del Collegio Provinciale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati della Romagna e la partecipazione all’evento era valida anche come formazione permanente agli iscritti all’albo.